Come valutare correttamente il valore di un immobile? Se stai leggendo questo articolo probabilmente hai deciso di vendere la tua casa (o ufficio, magazzino o altro) ma vuoi essere sicuro di valutare correttamente il tuo immobile per non avere spiacevoli sorprese.
Dopotutto, sarebbe piuttosto imbarazzante scoprire di aver svenduto il tuo immobile per un errore di valutazione… Viceversa, sopravvalutarlo farà in modo che ti rimanga sul groppone per un bel pezzo.
La vendita ideale di una casa è quella che rende ugualmente soddisfatti l’acquirente e il venditore, senza lasciare spazio ai “se avessi”: il primo passo in questa direzione è una valutazione accurata e obiettiva.
Valutare correttamente il valore di un’immobile infatti è il primo passo per venderlo con successo. Benissimo, ma come si esegue la stima di un immobile in modo da ottenere il valore corretto di mercato? Lo vediamo in Agenzia dove faremo i conteggi corretti
Per calcolare il valore di un immobile o abitazione si ricorre a una formula matematica che prende in considerazione tutti i fattori determinanti:
Valore di mercato = Superficie commerciale x Quotazione al mq x Coefficienti merito
La superficie commerciale comprende:
Per calcolare la superficie commerciale si prendono in considerazione tutte le superfici dell’immobile a cui si applicano però alcuni correttivi, riportati sul sito dell’agenzia delle entrate.
La classe energetica è un altro valore importante, che può far variare il valore della tua casa. Ma che cos’è esattamente la classe energetica di un immobile? La classe energetica è un valore che riassume l’efficienza energetica di un immobile.
Si tratta di un valore che a sua volta si ricava tenendo conto di ulteriori caratteristiche dell’immobile stesso, come struttura, luogo, materiali, riscaldamento, tipo di infissi ecc… La classe energetica viene espressa in una scala che va da A4 (massima efficienza energetica) a G (efficienza energetica minima).
La maggior parte degli immobili attualmente presenti in Italia rientra nell’ultima categoria, perché si tratta di costruzioni più datate – le case nuove invece hanno solitamente classe energetica più alta. Una casa con classe energetica G può arrivare a consumare 10 volte di più di uno di categoria A4: ecco perché incide sulla valutazione complessiva dell’immobile.
Da quanto appena detto si deduce che, per valutarne correttamente il valore, devi prestare sufficiente attenzione allo stato dell’immobile perché incide sulle spese che l’acquirente dovrà sostenere per riportarlo eventualmente a uno stato ottimale.
Si tratta di un vero e proprio bonus affitto nei confronti dei cosiddetti “inquilini vittime di morosità incolpevole”, ma anche di negozianti e artigiani colpiti dal Coronavirus. Viene erogato dallo Stato, fino ad esaurimento fondi, anche attraverso il Comune di residenza, ed è un aiuto per gli affitti alle famiglie che non riescono a pagare il canone di locazione di casa. Vediamo come funziona il sistema di gestione delle risorse che alimenta quello che possiamo definire come rimborso affitto dal Comune, almeno da molti è chiamato così (anche se riguarda solo il secondo fondo, come vedremo) e spesso il linguaggio comune va oltre il burocratese tipico di questi contesti. In ogni caso tutto rientra nel novero del Decreto anti-sfratti convertito in legge ben 5 anni fa.
Per accedere al Fondo morosità incolpevole e ricevere l’aiuto per l’affitto stabilito dalla legge è necessario che sussistano una serie di gravi cause che impediscano di pagare il canone di locazione, come ad esempio Covid-19, ed anche dei requisiti essenziali, primo fra tutti un reddito Isee che non supera il limite stabilito dalla Legge di Stabilità vigente.
Vediamo quali sono le cause che danno diritto a richiedere l’agevolazione del contributo affitto 2021 ed il rimborso dal Comune attraverso i due fondi messi a disposizione dallo Stato.
Partiamo dagli eventi che possono accadere nella vita e che portano una famiglia ad una condizione di oggettiva difficoltà economica, impedendo in questo modo il regolare pagamento dell’affitto di casa. Naturalmente tutto è legato alla perdita totale o parziale del reddito familiare, quindi ad una condizione di disagio economico o addirittura di povertà. In epoca Coronavirus è possibilissimo, purtroppo. In questo caso sarà possibile fare la domanda per il bonus affitto 2021. Le voci che seguiranno sono stabilite dal Decreto anti-sfratti.
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